6 contro 4 con partenza ad handicap

Lo sviluppo di questo 6 contro 4 parte dalla zona che comprende la linea di cinesini e la metà campo. Non appena la palla riesce ad oltrepassare la metà campo, soltanto 1 dei 4 difendenti rossi può transare nella zona difensiva ed aiutare il reparto. Al contrario, i 4 gialli dovranno velocemente predisporre un veloce attacco insieme ai 2 attaccanti.



La variante consiste nel permettere, ad un solo giocatore, di aiutare la linea difensiva. Questo giocatore dovrà chiaramente essere di ruolo. Seguendo l’esempio in figura, l’esterno basso sx potrà riposizionarsi in difesa non appena la palla andrà oltre la linea di centro campo.
Attraverso questa esercitazione situazionale si vogliono creare i presupposti per una fase difensiva in condizioni particolari.
L’allenatore potrà chiaramente cambiare il giocatore che dovrà rientrare: difensore centrale, centrocampista centrale ecc.


Pierluigi Arcuri
Allenatore di base Uefa B

6 contro 4 (parte terza)


L’ultimo step prevede l’inserimento di 2 riferimenti fissi (ma volendo se ne potranno inserire altri variando la loro posizione) con palla. L’utilizzo di questi è soprattutto per allenare la transizione negativa di chi attacca.

Esempio: durante la manovra, l’allenatore chiamerà uno dei 2 riferimenti. Il giocatore dovrà condurre palla oltre la metà campo mentre chi attaccava deve provare a fermarlo.
Con questa modalità si allena l’attenzione del giocatore nel trovarsi da una situazione positiva a negativa ed è una valida esercitazione sotto l’aspetto psicologico per chi, prontamente, deve difendere.

6 contro 4 (seconda parte)



Nell'esempio è evidenziata la transizione dei rossi, che recuperano palla per poi superare i giocatori gialli (transizione positiva) e si apprestano ad attaccare la difesa con la collaborazione degli attaccanti.
La difesa potrà, a seconda delle idee del proprio allenatore, chiudere la profondità scappando prontamente verso la propria area di rigore, quindi con corsa chiaramente orientata ma di gran lunga in anticipo sull'attaccante,  oppure offrendo profondità con un atteggiamento più sfrontato stando attenta ad un piccolo particolare, che fà la differenza: l'escursione dell'arto calciante. E' il segnale più chiaro di quando avverrà il lancio di rifinitura per gli attaccanti.
Dal mio punto di vista, sono due tipi di posizionamento di linea difensiva che, in allenamento, vanno provati ripetutamente, in quanto si fa capire ai difensori che non sempre paga la chiusura della profondità come non sempre paga il contrario.
Se in partita affronteremo attaccanti veloci e temibili nella profondità, la mia squadra sarà allenata in questo particolare, cosi come nel caso opposto, la linea difensiva saprà comportarsi di conseguenza. 

6 contro 4


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Il più classico dei lavori difensivi e offensivi riproposto in una veste diversa.

Di seguito, si propone un’esercitazione situazionale che vede impegnati 4 giocatori rossi (di ruolo) contro 3 gialli (sempre di ruolo), in uno spazio delimitato da cinesini e metà campo.
In questo settore si ha la possibilità di allenare una transizione passiva o attiva in quanto i gialli per far gol devono superare la linea di meta se i rossi riescono a recuperare palla portandola oltre la linea di centro campo, i gialli si fermano quindi si da inizio al 6 >4.
La logica di questa esercitazione è che si va ad allenare un 6>4 dinamico e non statico in quanto la linea difensiva è già attiva durante il gioco nel settore di metà campo.

esempio: se i 4 rossi, durante il loro possesso, si trovano in situazione di palla aperta, la linea difensiva deve prontamente leggere la situazione e lavorare di conseguenza.
Quando la palla oltrepassa la linea di metà campo, sia attraverso un’azione individuale o di collaborazione, i 4 rossi transano e con i 2 attaccanti, affrontano la difesa nel più classico dei 6>4

Attivazione/riscaldamento con obiettivi tattici

Attivazione/riscaldamento con obiettivi tattici


Salvatore Elefante ci parla della macchina spara palloni.

{ESERCITAZIONI TECNICO TATTICHE} |


Salvatore Elefante ci parla di quando lo scambiarono per matto a credere che una macchina spara-palloni...
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Quando ho cominciato a credere a questo strumento era precisamente 4 anni fa, lo ho studiato, verificato come se fosse un esame di geometria.
Dopo vari confronti con i preparatori dei portieri professionisti, da li si apre tutta l’organizzazione.
Una macchina infernale capace di travolgere il mio modo di vedere la sfera portieri. Brevettata in Italia, da una società veneta.
Parte un periodo di risparmio (e non poco) che mi porta all’acquisto.
Mi davano per pazzo, per iper progressista, me la chiamavano spara cazzate, spara cannoni, insomma mi dicevano cose destabilizzanti.
Quando l’ho acquistata, in serie A la usava solo: il Genoa, il Parma ed il Lecce.
Dopo 3 anni posso dire che e’ una macchina assolutamente di grande qualità e di grande affidabilità e principalmente non prevedibile.
Una macchina capace di mettere la palla dove e come vuoi tu, alla velocità e traiettorie che vuoi tu.
Beh……. io penso che non si possa chiedere di piu’.
Veniamo alla parte tecnica.
Dopo verificato la velocità di calcio degli attaccanti, in eccellenza circa 118 km/h, parte il settaggio della velocità della palla negli allenamenti …..135km/h. Cioè un incremento massimo del 10%, oltre per me sarebbe poco allenante.
Le traiettorie e raggi di curvatura assolutamente impossibili dal piede umano, fanno si che i portieri continuino a sottoporsi a sollecitazioni importanti.
I miei portieri, assolutamente increduli.
Gli allenamenti, con tiro a scavalcare la barriera, risultano un momento intenso e divertente, anche per sfida personale del portiere.
E quando c’e sfida personale ……..questo e’ uno dei momenti di crescita.
Il 2012 mi ha portato a collaborare con il settore giovanile del Bologna FC, verificando velocità e traiettorie.
Inoltre ricordo l’incredulità’ di Davide Facchin portiere del Pavia Calcio (Lega Pro), attualmente alla Reggina, a dover ammettere la qualità della macchina stessa
Ad oggi, l’implementazione di questa macchina ha preso piede infatti gia in possesso di Juventus, Napoli, Sampdoria, Lazio e la Nazionale Italiana di calcio.
Chiudo con una domanda semplice:
ma Claudio Filippi, preparatore dei portieri di Buffon, e’ un pazzo anche lui?
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  1. 2007-2008 Calderara Prom. (1° squadra) in staff con Mister Ivan Broglia
  2. 2008-2009 Calderara Ecc. (1° squadra) in staff con Mister Ivan Broglia
  3. 2009-2010 Sasso Marconi Ecc. (1° squadra) in staff con Mister Franco Farneti
  4. 2010-2011 Sasso Marconi Ecc. (1° squadra)in staff con Mister Franco Farneti
  5. 2011-2012 Sasso Marconi Ecc. (1° squadra) in staff con Mister Franco Farneti
  6. 2012-2013 Imolese Ecc. (1° squadra) in staff con Mister Franco Farneti
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