1 contro 1 frontale


Esporrò di seguito, una sequenza più o meno nota di esercizi e situazioni, che porteranno il giocatore non ad eseguire, bensì a saper leggere le molteplici situazioni che in una partita si verificano, essendo la partita di calcio piena e ricca di situazioni mutevoli nel giro di pochi istanti:
se voglio creare i presupposti per un attacco alto, rivolto al recupero della palla nella zona più vicina alla porta da attaccare dovrò principalmente lavorare su di un concetto fondamentale di tattica individuale, ossia l’1>1. Non ha senso proporre esercitazioni collettive mirate alla riconquista della palla, pressione e pressing alto se prima non mi accerto che la squadra conosce questo importantissimo particolare di tecnica senza l’ausilio della palla.
Progressione didattica per migliorare il concetto di pressione e pressing alto.
·         prima esercitazione: 1>1 frontale
il difendente effettua un passaggio verso l’attaccante e prontamente si adopera per chiudere “tempo e spazio”.
Si arresta mantenendo una corsa orientata e ovviamente rimane in anticipo sulla corsa dell’attaccante. Indirizza l’attaccante sul suo piede debole assumendo la relativa postura antero frontale (piede avanti-piede dietro). Finta l’entrata senza mai intervenire provando a far allontanare la palla dai piedi dell’attaccante, se ciò non avviene, effettua un’azione temporeggiatrice portando esternamente lo stesso attaccante che si ritroverebbe in posizione molte decentrata rispetto la porta.
il gol è valido se l’attaccante supera la porticina conducendo palla.



Linea di pensiero del: 1 contro 1


Negli anni ho riflettuto su alcune situazioni di gioco che vedono impegnati, spesso e volentieri , gli attaccanti: 1>1.
Da svariati anni, il calcio moderno, ha portato sempre di più allo sviluppo di un gioco totale, un gioco che ha origine dalla linea difensiva, annesso il portiere, che, se dotato di ottima tecnica, risulta determinante per il possesso palla. In questo nuovo modo di interpretare il calcio e di applicarlo, a parer mio, diventa determinante una qualità di tattica individuale a cui spesso gli attaccanti non pongono la giusta attenzione o, ancora peggio, nessuno fa si che la pongano. Considerando che  per “nessuno” intendo gli allenatori, proverei ad esporre un pensiero, che in anni di calcio giocato e non, ho elaborato:
“perché io allenatore devo chiedere ai difensori esterni di arrivare sul fondo oppure a trequarti? mettere un cross o un traversone e magari preciso, quindi supponendo un passaggio di rifinitura, da chi per posizione in campo non si trova spesso a rifinire, chiedendogli prontamente di rientrare in difesa?  E perché non posso migliorare l’attaccante sulle situazioni di 1>1 in fase di non possesso?”
La provocazione nasce dal fatto che, come detto prima, quasi tutte le squadre interpretano sempre di più, un possesso palla che nasce da costruzioni basse per sviluppare manovre offensive con più qualità di palleggio. Ovviamente, le situazioni appena citate, ci portano a ragionare su di un particolare molto importante che, a seconda della qualità del lavoro svolto, da un allenatore di qualsiasi categoria, determinerà la riconquista della palla con più facilità rispetto ad altre squadre meno allenate, da questo punto di vista. Nasce quindi la convinzione di non escludere gli attaccanti da questo tipo di lavoro anzi, coinvolgerli attivamente, nel convincimento che un particolare ben curato fa la differenza nella facile riconquista della palla.
Si assiste spesso ad attaccanti svogliati e mal preparati, di fronte ad un difensore che prova a puntarlo, si commette l’errore classico di affrontarlo alla massima velocità non fermando la propria corsa nello spazio giusto o, comunque, a lui più congeniale. Questo errore determina spesso una rincorsa, da parte dello stesso attaccante, quindi un consumo energetico facilmente risparmiabile. Inoltre questo errore, determina il prosieguo del possesso palla dell’avversario, nonché la superiorità numerica, avendo lasciato un avversario oltre la linea della palla. La pericolosità che determina l’errore, dell’attaccante, è data dal fatto che metterà il difensore nella situazione di palla aperta e di una conseguente rifinitura se lo stesso sarà dotato di ottima tecnica.
La considerazione che posso fare, e che è facilmente intuibile da parte di tutti gli addetti ai lavori, è che questo lavoro andrebbe svolto nell’età di crescita e maturazione del giocatore. Quando ci si trova di fronte a giocatori esperti e navigati, che mai hanno affrontato determinate tematiche, risulta complicato ma non impossibile effettuare un certo tipo di lavoro.

Pierluigi Arcuri
Allenatore di base

Le andature di corsa nel calcio


LE ANDATURE DI CORSA NEL CALCIO

Tante volte ci si dimentica che l’esercizio fisico è mezzo, per quanto curato esso sia, lesivo per il nostro apparato locomotore(ossa e muscoli) e quindi certe esercitazioni che ci sembrano troppo blande per essere inserite in un programma di allenamento vengono erroneamente tralasciate. Una delle pratiche che il calcio dovrebbe curare maggiormente è lo sviluppo muscolare tramite le andature di corsa…..in una’era dove il calcio richiede più capacità fisico-atletiche il “correre bene” diventa fondamentale. Ammirando certi allenamenti di professionisti dell’atletica leggera mi sono chiesto cosa avrebbe prodotto un lavoro mirato su questa procedura anche nella preparazione calcistica.
Durante la stagione scorsa ho proposto ad un gruppo di giovani calciatori (età dagli 11 ai 16 anni) con continuità delle esercitazioni sulle andature delle gambe combinate al movimento di braccia e al termine di una intera annata i miglioramenti dal punto di vista coordinativo e stilistico sono stati ottimi. Il calcio, di per se stesso, è un gioco dove l’attenzione alla palla che portiamo tra i piedi crea un naturale inarcamento della colonna vertebrale(solo pochi fuoriclasse al mondo giocano a testa alta) e un successivo abbassamento del baricentro corporeo con conseguente varismo delle ginocchia( le ginocchia se ne scappano all’infuori). Lavorare sulle andature di corsa, a volte più utile di tante ripetute anche con i più adulti, risulta essere propedeutico e/o correttivo di questi disagi. I benefici che questa pratica procura sono:
_ miglioramento della visualità periferica( il soggetto è costretto a guardare in avanti)
_sincronizzazione arti inferiori e arti superiori( gesti come lo stacco di testa o il calcio lo dimostrano)
_è una buona ginnastica propriocettiva per le articolazioni più vicine al terreno e quindi più caricate(caviglie e ginocchia)
_sviluppano in modo armonico i muscoli degli arti inferiori( senza sbilanciamenti tra scomparti muscolari anteriori e posteriori)
_sono degli esercizi per mandare subito in temperatura la muscolatura(utili nel pre-partita)
_sono un mezzo per l’allenamento della rapidità (eseguite per lo spazio di 10-15 metri)
_sono un mezzo per l’allenamento della resistenza alla velocità (eseguite per lo spazio di 50-60 metri)
_sono propedeutici a uno dei mali più rognosi del calciatore (la pubalgia)
  Di seguito riporto una ventina di esercizi utili per il gioco del calcio:  
1- skip a ginocchia alte  2- skip a ginocchia basse
3- skip a ginocchia larghe 4- skip all'indietro
5- skip laterale (ginocchia alte o basse) 6- mezzo skip
7- mezzo skip alternato 8-mezzo skip alternato laterale
9- calciata dietro  10- calciata dietro esterna
11- calciata sotto con ginocchia in avanti 12- calciata avanti gambe tese
13- passo saltellato 14- doppio appoggio
15- rullata 16- rullata con stacco
17- rullata incrociata 18- rullata incrociata con stacco
19- corsa trottata 20- galoppo laterale con combinazione braccia
21- passo incrociato con mani sui fianchi 22- passo incrociato con braccia in fuori
Ora passerò a descrivervi brevemente esercizio per esercizio:
Esercizio
Posizione gambe
Angolo ginocchio(cav.poplitea)
Angolo-anca(rispet.busto)
Spinta piede
1- skip a ginocchia alte
Spinte in avanti
90°
90°
avampiede
2- skip a ginocchia basse
Spinte in avanti
135°
135°
avampiede
3- skip a ginocchia larghe
Spinte laterali
90°
90°
avampiede
4- skip all'indietro
Girati di schiena, spinte all’indietro
90°
90°
avampiede
5- skip laterale (ginocchia alte o basse)
Girati di lato, spinte laterali
90°-135°
90°-135°
avampiede
6- mezzo skip
Frontali
90° una gamba, l’altra 180°(tesa)
90° una gamba, l’altra 180°(tesa)
avampiede
7- mezzo skip alternato
Frontali e cambio dopo una ripetizione per gamba
90° una gamba, l’altra 180°(tesa)
90° una gamba, l’altra 180°(tesa)
avampiede
8-mezzo skip alternato laterale
Girati di lato e cambio dopo una ripetizione per gamba
90° una gamba, l’altra 180°(tesa)
90° una gamba, l’altra 180°(tesa)
avampiede
9- calciata dietro
Frontali, spinta del tallone dietro al gluteo
Più chiuso possibile
180°
avampiede
10- calciata dietro esterna
Frontali, spinta del tallone all’anca
Più chiuso possibile
180°
Avampiede interno
11- calciata sotto con ginocchia in avanti
Frontali, spinta del tallone sotto il gluteo
Più chiuso possibile
90°
avampiede
12- calciata avanti gambe tese
Frontali, spinte in avanti
180°
Più chiuso possibile
avampiede
13- passo saltellato
Frontali, spinte in avanti
Il ginocchio che sale a 90°, l’altro a 180°
La gamba che sale a 90°, l’altra a 180°
avampiede
14- doppio appoggio
Frontali, spinte in avanti, i piedi toccano il terreno nello stesso momento
Il ginocchio che sale a 90°, l’altro a 180°
La gamba che sale a 90°, l’altra a 180°
avampiede
15- rullata
Frontali, spinte in avanti
170°
170°
Tacco-pianta-punta
16- rullata con stacco
Frontali, spinte in avanti
170°
170°
Tacco-pianta-punta
17- rullata incrociata
Frontali, spinte in avanti, incrocio delle gambe
170°
170°
Tacco-pianta-punta
18- rullata incrociata con stacco
Frontali, spinte in avanti, incrocio delle gambe
170°
170°
Tacco-pianta-punta
19- corsa trottata
Frontali, spinte in avanti
Più aperto possibile nella salita
90°
Tuttapianta (azione di griffata)
20- galoppo laterale con combinazione braccia
Girati di lato, spinta laterali
180°
180°
avampiede
21- passo incrociato con mani sui fianchi
Di lato le gambe si incrociano
90° in avanti, gamba tesa all’indietro
+45° in avanti,-45° all’indietro
avampiede
22- passo incrociato con braccia in fuori
Di lato le gambe si incrociano
90° in avanti, gamba tesa all’indietro
+45° in avanti,-45° all’indietro
avampiede
 
Questi sono alcuni degli esempi più pratici e più facili da far apprendere a degli atleti che sono “geneticamente” impacciati in questo tipo di esercizi coordinativi; va comunque ricordato l’uso delle mani in senso opposto al movimento di gambe, l’utilizzo delle medesime in forma sciolta e coadiuvanti la spinta negli esercizi che prevedono lo stacco ed infine l’enorme aiuto che può darci dal punto di vista coordinativo e del ritmo il battito delle mani negli esercizi di galoppo laterale, passo saltellato e rullata con stacco.

Fonte: Diego Guarise