Juventus - Cagliari (11/5/2013)

Un 3-5-1-1 contro un 4-3-1-2 questo è il tema tattico della partita. Il 3-5-2 trova la sua massima espressione principalmente nel gioco in ampiezza oppure, se l'avversario lo permette, giocate apparentemente semplici con palla avanti-palla dietro-palla avanti per facilitare gli inserimenti dei centrocampisti.
Di contro il 4-3-1-2 si compatta e cerca di ovviare alla superiorità numerica, degli avversari, a centro campo.

Ma come dico sempre, i numeri devono essere supportati dalla qualità degli interpreti!

Ho cercato di estrapolare alcune immagini per individuare le caratteristiche delle squadre:

I 3 difensori vengono controllati dai 3 attaccanti (in questo caso allineati), l'attaccante centrale ha il compito di gestire la posizione del play basso. In ogni caso non c'è pressione sul portatore di palla...


Probabilmente si preferisce portare meno pressione sugli esterni che sono liberi di ricevere e di impostare. La difesa del Cagliari preferisce coprirsi centralmente per uscire in un secondo momento. Il trequarti del cagliari segue il play basso della Juventus e sulla trasmissione della palla avvengono gli scivolamenti.
I cerchi blu chiariscono la disposizione del 3-5-1-1 della Juventus. 
L'esterno opposto, come si può notare, rimane sempre largo.


La posizione tra le linee di Giovinco cattura l'interesse di Conti in quanto, giustamente, il difensore centrale  pensa al raddoppio su Matri.
Non appena la palla arriva sull'esterno gli scivolamenti sono più intensi e le marcature più strette. L'esterno basso è in marcatura, la coppia di centrali accetta il 2 contro 2 anche se la posizione di Conti serve da scudo. La giocata interna da il via alle soluzioni offensive della Juventus.
Il rombo di centrocampo si stringe sempre di più.


La Juve preferisce adottare questo tipo di giocate ricercando la collaborazione degli attaccanti che si predispongono in verticale:
Giovinco viene incontro per cercare di smarcarsi con movimento ad aggirare aspettando l'1-2 mentre la mezzala si inserisce sfruttando la zona lasciata libera dal difensore centrale (impegnato nella marcatura).


Pierluigi Arcuri
Allenatore di Base uefa B

4-3-3 fase non possesso (Lanciano-Sassuolo)

Le due squadre si sono affrontate con moduli speculari.
Nell'impostazione del gioco, partendo dai difensori, questa era la situazione che si veniva a creare:
Gli attaccanti del Lanciano (amaranto) si predispongono dietro la linea della palla ed ognuno fa vertice nei confronti di 2 difensori. 
Allo stesso tempo, l'attaccante centrale, si ritrova in marcatura sul play basso.
Gli interni di centrocampo hanno i loro punti di riferimento, il play basso vigila sull'altro play qualora dovesse sfuggire alla marcatura dell'attaccante.
Sulla linea difensiva sono cerchiate le marcature classiche: 1 contro 1 in fascia - superiorità numerica centralmente.  


Pierluigi Arcuri
Allenatore di base Uefa B